L’evoluzione architettonica e urbanistica lungo Viale Garibaldi
Viale Garibaldi a Mestre: storia autentica, progetto urbanistico e curiosità storiche
Viale Garibaldi è oggi una delle vie principali di Mestre, cuore pulsante della città, ma dietro alla sua apparente normalità si cela una storia affascinante e ben documentata, legata alla trasformazione urbana di Mestre tra XIX e XX secolo.

L’origine e il progetto urbanistico
La nascita di Viale Garibaldi è strettamente legata alla modernizzazione di Mestre nel tardo Ottocento. Fino alla metà del XIX secolo, Mestre era un piccolo centro agricolo e artigianale che iniziava solo a collegarsi più efficacemente con Venezia grazie alla ferrovia (inaugurata nel 1846).
Con lo sviluppo industriale e la costruzione della stazione ferroviaria di Mestre nel 1847, nacque la necessità di una strada ampia e moderna che potesse collegare Carpenedo al centro di Mestre, facilitando il transito di persone, merci e mezzi tra queste zone in espansione.
Il progetto di Viale Garibaldi risale a questo periodo di crescita: la via fu infatti pensata come un viale rettilineo e ampio, ispirato ai boulevard europei, per facilitare il passaggio e migliorare la vivibilità urbana. Il nome “Garibaldi” fu dato in omaggio a Giuseppe Garibaldi, come simbolo di unità nazionale e progresso, poco dopo l’unificazione italiana del 1861.
La piantumazione degli alberi: il ruolo del verde urbano
Il viale fu impreziosito dalla piantumazione di tigli e platani, alberi scelti per la loro capacità di adattarsi al clima della zona e per le loro proprietà estetiche e funzionali. I platani, in particolare, erano molto apprezzati per la loro resistenza all’inquinamento e per l’ombra fitta che garantiscono.
Le piantumazioni risalgono agli inizi del XX secolo e fanno parte di un più ampio movimento di “verde urbano” che molte città europee adottarono per migliorare la qualità della vita nelle aree urbane in rapida crescita.
Viale Garibaldi durante le guerre e il dopoguerra
Durante la Prima Guerra Mondiale (1914-1918), Mestre e Viale Garibaldi furono coinvolti nelle dinamiche belliche e sociali legate al fronte del Piave. Viale Garibaldi ospitò manifestazioni pubbliche e fu un punto di ritrovo per famiglie e militari.
Nel dopoguerra, in particolare nel secondo dopoguerra (dopo il 1945), il viale conobbe un periodo di intensa urbanizzazione, con la costruzione di nuovi edifici residenziali e commerciali che trasformarono Mestre da città satellite di Venezia a un centro autonomo e vivace.
Viale Garibaldi oggi: un simbolo di Mestre
Oggi il viale mantiene la sua struttura storica e il fascino degli alberi secolari, offrendo ai residenti e ai visitatori un ambiente piacevole, dove convivono tradizione e modernità. È anche un punto strategico per chi cerca immobili in una zona centrale, verde e ben servita.

